Messaggio di Natale di Sua Altezza Serenissima il Principe e Duca di Mesolcina, Principe del S.R.I
Miei cari connazionali di Mesolcina, Melzo, Alvito, Trè Pievi, e tutti gli abitanti degli altri feudi della Principesca Casa di Mesolcina,
Cari Cavalieri e Dame dei Nostri Ordini Dinastici,
A tutti i Cristiani di buona volontà,
Esattamente 533 anni fa, il mio antenato e predecessore, Don Gian Giacomo II Trivulzio, I Conte Imperiale di Mesolcina, Principe di Trivulzio e Pare di Francia, Principe di Amelfi e Pare di Francia, Principe di Versam, Principe del Regno di Boemia, ricevette dal Papa Innocenzo VIII il titolo ereditario di Fidei Custos, cioè Guardiano della Fede. Questo titolo è stato di grande importanza, in quanto è stato ricevuto insieme alla Rosa d'oro della cristianità, la più alta onorificenza che il Sommo Pontefice può concedere a un cattolico, per grandi servizi che aveva fatto per il cristianesimo e per la Santa Sede Apostolica.
Nell'occasione, Don Gian Giacomo II fu ricevuto a Ponte Milvio da Franceschetto Cybo, Virginio Orsini e da molti altri Nobili Romani, che lo accompagnarono al Concistoro Papale. Oltre al titolo di Guardiano della Fede, e alla Rosa d'Oro della Cristianità, Don Gian Giacomo II ha ricevuto dal Papa altri doni, uno dei quali descritto come “una collana d’oro del valore di 1000 ducati con un pendente costituito da una rosa di diamanti e da grosse perle[...]”.
Quest'anno, nel Natale di Nostro Signore Gesù Cristo, molti di noi, così come Sua Santità Papa Innocenzo VIII che ha fatto doni preziosi a Don Gian Giacomo II, I Conte Imperiale della Mesolcina, faranno doni ai nostri cari. Tuttavia, qualcos'altro dovrebbe attirare la nostra attenzione più dei presenti.
Quell'anno, nell'agosto 1487, Don Gian Giacomo II Trivulzio fu chiamato ad essere Guardiano della Fede, titolo che passò insieme alla Contea della Mesolcina, in seguito elevato a Principato di Mesolcina nel 1622 ai miei antenati, venendo come loro sono, Per grazia di Dio, Principe e Duca di Mesolcina e Principe del Sacro Romano Impero, Capo della Serenissima Casa Principesca di Trivulzio-Galli della Mesolcina e Guardiano della Fede.
Tuttavia, soprattutto quest'anno, siamo tutti chiamati a mantenere la fede ... in un anno in cui la pandemia del Covid 19 ha causato migliaia di vittime, compreso il nostro Archiprior Mons. Aldo Di Cillo Pagotto, Arcivescovo Emerito di Paraíba, e il nostro Archiprior Eletto, Mons. Henrique Soares da Costa, Vescovo Diocesano di Palmares. Anno in cui a molte persone è stato negato il proprio sostentamento a causa del proliferare della malattia, dobbiamo, soprattutto, mantenere la fede, prima di tutto in Dio, nostro Signore, che avrà pietà di noi e che la pandemia cesserà, ma anche mantenere la fede in noi stessi, nella nostra capacità di elevarci, la fede che l'anno prossimo potremo rivederci, riunirci come una famiglia, la fede che teniamo tutti insieme.
Che Nostro Signore Gesù Cristo, della cui nascita ricorderemo ancora questo Natale, sia la nostra guida in tutti i momenti della nostra vita, e proprio come la stella di Betlemme può indicarci la via della Salvezza.
A nome Mio e nei nomi di tutta la Mia Famiglia e Dinastia, desidero augurare a tutti voi un felice e Santo Natale, e possa l'anno 2021 essere pieno di gioia per tutti, e che possiamo, con la Grazia di Dio, essere liberi della pandemia e che tutti, non solo i Principi di Mesolcina, possono essere sempre più guardiani della Fede.
Presso la Residenza Granja Santa Rita, il 16 dicembre 2020
Sua Altezza Serenissima
Il Principe Don Andrea III Trivulzio-Galli
14 ° Principe e 9 ° Duca di Mesolcina, Principe del Sacro Romano Impero Germanico, Guardiano della Fede.
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